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SANSEDONI ONE ART FUND SCA LUXEMBOURG

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History of Sansedoni Family

AD 1234 d.c.
SOCIETAS FILIORUM SANSEDONI

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It was 1234 ...

Era l'anno del Signore 1234 d.c. quando i fratelli Sansedoni decisero di costituire la prima società "Societas Filiorum Sansedoni " che si occupasse di erogare crediti verso terzi, commercianti in particolare, tra Siena e Parigi. Era nata di fatto e di diritto la prima banca privata italiana, come anche si legge nella grande opera scritta sul "Palazzo Sansedoni"   pubblicata in occasione del restauro del palazzo (Ed. Protagon - Monte dei Paschi di Siena - 2004, ITA/ENG). Famiglia di tendenza Ghibellina, amica degli Imperatori svevi Corrado IV e Corradino, ebbero successivamente  un legame forte con la Chiesa di Roma per la discesa in famiglia del Beato fra Ambrogio Sansedoni (Siena n.1220 - + 1287), domenicano dell'ordine dei predicatori, che fu, ricordiamo, allievo a Parigi di Sant'Alberto Magno e condiscepolo di San Tommaso d'Aquino e di Pietro di Tarantasia (poi diventato papa Innocenzo V). Grazie alla sua riconosciuta eloquenza e confermate doti diplomatiche, riuscì a essere un efficace mediatore del XIII secolo, spesso anche a vantaggio della sua città Siena. Infatti, fu mandato come ambasciatore a Roma per intercedere di fronte al papa e ristabilire la Pace tra il Sommo Pontefice e la città di Siena, nella Siena che fu in quel periodo per la prima volta ghibellina ma anche governata da guelfi. Il suo intervento, ricordiamo, consentì il recupero per le più importanti e ricche famiglie senesi come la sua, di numerosi crediti verso la Chiesa di Roma, crediti che erano stati precedentemente congelati con l'Interdetto di Papa Gregorio X al Comune di Siena.   
Ebbe un grande ruolo di pacificatore, inviato dal Papa per dirimere i conflitti tra le città di Genova e Venezia, tra Firenze e Pisa, intervenne di fronte a Papa Clemente IV a difesa dell'Imperatore Corradino, nipote di Federico II, scomunicato dal Papa e condannato da re Carlo d'Angiò, ottenendone, se non la vita, l'assoluzione per il giovane re.
Questa duplice appartenenza di fra Ambrogio, di godere di grande prestigio presso la Corte Pontificia a Roma da una parte, e dall'altra avere una sicura discendenza imperiale ghibellina, consentì al dilui padre Bonatacca, nell'agosto 1266,  "fedele alla causa imperiale, che dalla morte di Federico II  nel 1250, ha condotto con l'altro figlio Ranieri, varie missioni di collegamento tra il Comune di Siena e gli eredi dell'imperatore, Corrado prima, Manfredi poi",  assieme al grande carisma del figlio Ambrogio, di portare la pace  tra il Comune di Siena, i fuoriusciti guelfi senesi, il Comune di Orvieto e i conti Aldobrandeschi. 

Il Comune di Siena gli dedicò un palio con cavalli:  "che si faccia festa et allegreça ne la festa di Sancto Ambrogio de la città di Siena, d'uno Palio..."

Per ulteriori informazioni :
Sansedoni Family
- Albero Genealogico della Famiglia Sansedoni fino ai tempi nostri